mercoledì 24 ottobre 2007

PACKAGING

Ogni mattina, prima di affrontare la giornata, mi "pappo" i Corn Flakes con il latte. I colori e il galletto stile Tex Avery, disegnato, sulla confezione sono molto belli. Quando poi esco di casa vado al bar e mi "sparo" capuccino e cornetto. America e Italia style!
Buongiorno Universo!

lunedì 22 ottobre 2007

GUASTATORI

Che bei ricordi! Questa è la foto di gruppo del mio reparto guastatori, Io sono quello con i "Ray - Ban." Eravamo un reparto addestrato a guastare e a rompere di tutto, in modo particolare feste private e uova nel paniere. Eh! bei tempi.

MY BRAND NEW CAR

Finalmente l'ho comprata. L'altro giorno ho rotto il salvadanaio e con i risparmi ho comprato la macchina nuova. L'unico problema è trovare parcheggio. ( Nella foto: Il sottoscritto mentre cerca di svignarsela eludendo la sorveglianza del vigilpark.)

domenica 21 ottobre 2007

LE PERICOLOSE ESISTENZE DEI CHIERICHETTI

Per crescere si paga un prezzo.
L'adolescenza, la trasgressione, i fumetti, i cartoni animati, curati da Todd McFarlane, di un gruppo di amici che serve messa e legge William Blake.
Titolo: The Dangerous Lives of Altar Boys (Id.) Regia: Peter Care Sceneggiatura: Jeff Stockwell, Michael Petroni Fotografia: Lance Acord Interpreti: Emile Hirsch, Kieran Culkin, Jena Malone, Vincent D'Onofrio, Jodie Foster, Jake Richardson, Tyler Long, Arthur Bridgers, Scott Simpson, Melissa Suzanne McBride, Mike Harding, Chandler McIntyre, Jeffrey West, Yvonne Erickson, Nicky Olson, Carson Pigott, Michele Seidman Nazionalità: USA, 2002 Durata: 1h. 40'

"L' immaginazione non è uno stato mentale: è l'essenza stessa dell'esistenza umana"
(William Blake)







mercoledì 17 ottobre 2007

ATTORI E FUMETTI

Daniel Craig e Unknow

EROICHE CITAZIONI

Nel terzo episodio, della seconda stagione di Heroes, uno dei protagonisti viene coinvolto in una rapina. Uno dei Complici si chiama Tuko. Per la cronaca Tuco è anche il nome del bandito che Eli Wallach interpreta nell'indimenticabile film di Sergio Leone, Il buono Il brutto Il cattivo. Due coincidenze due? Io opterei per la citazione, si, un omaggio a uno dei nostri storici registi inseriti in uno dei più bei serial degli ultimi anni. Heroes è intrigante, quanto Lost, con in più tanti riferimenti al mondo fumettistico dei super eroi, appena finisce una puntata si è impazienti di vedere la successiva perché, diciamolo chiaramente, Heroes è una SUPERFICATA! proprio come i film western di Sergio Leone.

martedì 16 ottobre 2007

RIAMMAZZALI TUTTI TORPEDO

Se mai dovessi abbandonare il pianeta perché uno scorreggione gigante stà per asfissiarne tutti gli abitanti, tra le cose che salverei mettendole in valigia per portarle via con me, ci sarebbero sicuramente le storie noir di Torpedo. Nato dal magico cervello del sempre sia lodato Enrique Sanchez Abuli (Palau de Vidre, Francia, 1945 ) e realizzato graficamente prima dal divino Alex Toth (New York, 1928-2006 ) e poi da…? Non trovo aggettivi, Jordi Bernet (Barcellona, 1944 ) Luca Torelli alias Torpedo cerca di sopravivere nell’America, quella del 1936, della gran depressione e dei gangster ammazzando su commissione. Duro e sfigato, pardon, dannato allo stesso tempo, Torpedo reagisce al ruolo di povero immigrante, figlio d’italiani, che la vita gli ha riservato, a colpi di pistola. La madre Luciana Petrosino è una casalinga il padre Vittorio Torelli è un disoccupato dedito all’alcool che ha sulla coscienza il peso della morte di Mario il fratello di Torpedo, ma questi gliela alleggerirà facendolo far fuori. Torpedo capisce subito che in america ad essere qualcuno non ci si arriva facendo il lustrascarpe, le sue vere attitudini le scopre, quando “Fa la pelle” a MacDonald il poliziotto che diventa la sua prima realizzazione professionale e il suo primo cadavere. Ignorante e tamarro, cresciuto con una cultura da strada, torpedo ama citare frasi famose storpiandole. “ tutti gli uomini hanno un tallone di Attila, o un perone di Achille.” Le bellissime donne che incontra sulla sua strada preferisce consumarle piuttosto che conquistarle. Le storie sono un perfetto equilibrio tra disegno e testo, grottescamente ciniche e intelligenti sono perfette per lo stile grafico di Bernet che caratterizza i protagonisti rendendoli comici ma senza esagerare. Spesso, il titolo avvisa il lettore di ciò che lo aspetta: Sodoma e Camorra, R.I.P e amen, Miami bitch, Il negro che ci lasciò in bianco; testimoniando, anche, il gusto per gli acuti doppi sensi da parte dello scrittore. Il mondo di torpedo è popolato di gangster, papponi e provocanti puttane, tutti con gli stessi obbiettivi che da sempre dettano legge in questo mondo, il potere, il denaro, la fica; dove tutti sono disposti a tutto pur di ottenerli. Paragonato a questa tipologia di persone, nonostante le scarse qualità intellettive, il protagonista risulta quasi un vincitore, Torpedo è il duro ed elegante, sempre con la sigaretta incollata su un lato della bocca, che uccide, tutto sommato, direbbero i moralisti, persone che è meglio che stiano dall’altra parte piuttosto che da questa, spazzatura che quando viene ritirata nessuno rimpiange. Quello che sottolinea Abuli invece è il distacco dalle cose con qui affronta le situazioni il suo personaggio, c’è uno da ammazzare? Paga e torpedo te lo ammazza, c’è una da scopare? Torpedo sfrutterà qualsiasi situazione a suo vantaggio e scoperà. Come comprimario, Abuli ha affiancato al killer, Rascal che finisce quasi sempre per prenderle dall’amico quando le cose vanno storte.
Ancora oggi Torpedo è uno dei personaggi dei fumetti più famosi nel mondo per la sua originalità.Da qualche mese, in un elegante formato, le edizioniBd ne stanno stampando l’opera completa su cartonato…Ora vado perché nell’aria aleggia uno strano odore!
P.S.Giusto per curiosità, magari la vostra ex suocera o il vostro datore di lavoro, magari qualche sceneggiatore della Bonelli o un impiegata delle poste, Voi, L’omicidio di chi commissionereste aTorpedo? Fatemelo sapere, ci tengo! Ciao!

domenica 14 ottobre 2007

FAFIFURNIO

"Qualche anno fa", la rai alle diciasette e quindici mandava in onda, per i più piccoli, un programma chiamato, guarda caso, la TV dei ragazzi.Tra i cartoni animati E i telefilm di Zorro nel 1970 apparvero Gianni e il magico Alverman (Johan en de Alverman ) protagonisti di una serie di produzione belga e lingua fiamminga. Gianni, un giovane medico, durante una vacanza nella contea di Grand, ospite al mulino dello zio William, si innamora della bella Rosita Figlia di don Cristobal de Bobadilla. La ragazza perde nel bosco il suo pappagallo Arabella e Gianni si offre di andare a cercarlo. Nel bosco Gianni Incontrerà Alverman un omino dalle magiche capacità che gli darà una mano a conquistare la bella Rosita e a sposarla.Con le sue Atmosfere da fiaba e da fantasy Gianni e il Magico Alverman trascinarono noi bambini di allora dentro un mondo fatato visto solo nelle illustrazioni dei libri; Per me rimane mitico il momento in cui Alverman Porta Gianni sottoterra dove vive il magico popolo dell'omino, l'anello fafifurnio e il refrein del tema conduttore: "don Cristobal io voglio sposar tua figlia!"
Nel disegno il magico Alverman che suona il suo flauto. MOKI MOKI LABATA KALAN!

SONO TORNATO

Ultimamente ho visto un pò di documentari sulla grande guerra, 1915-1918, e ho ripreso a leggere LA GRANDE STORIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE di Martin Gilbert "Oscar storia Mondadori"." ... i morti è meglio che non vedano quel che son capaci di fare i vivi e la strada storta che sta prendendo il mondo, ... è meglio che non si accorgano nemmeno che noi siamo diventati così poveri e tanto miseri che non siamo capaci di volerci bene ...... no, è meglio che i morti stiano nella neve e nel ghiaccio e che non sappiano di noi, altrimenti potrebbero pensare di essere morti invano ed allora si sentirebbero ancora più soli... "
Gian Maria Bonaldi (combattente in Adamello)

Il pensiero di Gian Maria Bonaldi, che ho trovato in uno dei tanti siti che si occupano di tenere viva la memoria di quella terribile guerra e dei suoi caduti, rispecchia in pieno l'umore che ho in questo ultimo periodo. Per come vanno le cose in questo mondo chi ha dato la vita pensando di renderlo migliore è meglio che non sappia cosa "cazzo" è diventato. Onore ai caduti.
ciao.