giovedì 26 marzo 2009

Scuse me while I fuck the sky

La più brutale forma di humour nero in Vietnam, durante la guerra, fu quella di un cartello affisso sopra i cadaveri crivellati di colpi di 4 guerriglieri lasciati a marcire sulla strada n. 13. Diceva, in vietnamita: "Carne vietcong - 300 piastre al chilo"... "Signore, quando camminerò nell'ombra della valle della morte, non temerò alcun male... perché sono il peggior figlio di puttana di tutta la zona. (Parafrasi biblica dei soldati americani in Vietnam).

mercoledì 25 marzo 2009

5 DETTAGLI 5

Amore: a molti rende felici, a molti altri rende e basta.
Amicizia: non sempre una necessaria necessità.
Vita: paradossalmente, quella su cui gira la cintura, aumenta con il passare degli anni.
Morte: uno spuntino per i vermi.
Dettagli: entrandoci fanno spesso scomparire i santi, i miti e gli eroi. Lasciandoci, quasi sempre, solo un pugno di polvere.

domenica 22 marzo 2009

Covers

Una ricerca della Mondadori per evitare che i lettori fraintendano, no?! Vabbe' continuiamo a farci del male!

venerdì 20 marzo 2009

Buster

Quando a Lucille nacque il suo primo bambino del peso di due chili e otto, tutti i parenti (Al, il padre del piccolo, vide suo figlio quando aveva tre anni, perché arruolato durante la seconda guerra mondiale) furono molto felici del suo arrivo anche se Lucille diventò mamma a soli diciasette anni. La zia Delores lo soprannominò "Buster" ispirandosi al personaggio di Buster Brown, tratto da una striscia a fumetti di Richard Outcault, oltre che al nome di una marca di scarpe per bambini. In seguito dissero che il bambino aveva preso il nome da Larry "Buster" Crabbe, l'attore che interpretava Flash Gordon nella serie televisiva che il bimbo adorava. In realtà, anche se, quando divenne adulto raccontava questa versione, quel nomignolo gli era stato appioppato molto prima che egli potesse entrare in un cinema per un matinée. Nel corso della sua vita, gran parte dei parenti e i vicini, nella sua città, continuarono a chiamarlo con il nome del ragazzino pestifero di una striscia a fumetti. Nelle vene di questo bambino scorreva sangue Cherokee, almeno per un ottavo, insieme a quello africano degli schiavi che arrivarono in America sulle navi negriere, e dei bianchi. Cresciuto che fu, non divenne molto alto: circa un metro e sessantadue, ma con una folta chioma nera che lo slanciava oltre la sua reale altezza e con le movenze di una pantera: infiammò le folle di tutto il mondo con la sua musica e la sua chitarra. Per i suoi parenti, amici, e i vicini di Seattle, questo il nome della sua città, rimase Buster, ma il nome con cui si consegnò alla leggenda della musica rock, era: Jimi Hendrix.


Rainy day dream away-1968 - Electric Ladyland

giovedì 19 marzo 2009

Watchmen e Dylan: "At midnight, all the agents..."

Mi garba parecchio quando le cose che mi piacciono s'incotrano. Bob Dylan (Desolation Row... "At midnight, all the agents..."), Alan Moore (testi) e Dave Gibbons (disegni): Watchmen (regia di Zack Snyder: L'alba dei morti viventi, 300). Dalla grande arte dei comics a quella del grande schermo con una perfetta colonna sonora.

Doctor Manhattan: "Dicono di aver lavorato tanto per costruire il paradiso; per poi scoprire che è popolato di orrori!"

Jimi Hendrix - Room Full of Mirrors

Ladies and gentlemen: Jimi Hendrix... Non ci sono santi! Still the best.

Vivevo in una stanza piena di specchi, tutto quello che riuscivo a vedere era solo me stesso; ma un giorno mi sono fatto coraggio e ho infranto tutti quegli specchi, scoprendo che c'era un intero mondo da guardare, sì, adesso ho un intero mondo da guardare... Yeah! Yeah! Yeah!...

lunedì 16 marzo 2009

Post-su-post: Pablito

Scaltro, intelligente, arguto e avventuroso. Nelle sue vene scorreva anche un po' di sangue italiano oltre a quello spagnolo, ma soprattutto è stato un immenso pittore Pablo Picasso... rispose a tono ai "baldi guerrieri teutonici":
"Avete fatto voi questo orrore, maestro?""No, è opera vostra "
(Risposta di Picasso ad un ufficiale tedesco, in visita al suo studio, alla visione di Guernica) e da vecchia volpe diede il benservito ad un giornalista durante un intervista in cui gli fu chiesto cosa pensasse delle quotazioni astronomiche dei suoi quadri, anche nel caso in cui, per realizzarli, fossero bastati cinque minuti appena. "Di numeri non m'intendo", rispose il grande Pablo, "ma devo correggerla: io ci ho impiegato una vita e cinque minuti."... Grandissimo.

"I mediocri imitano, i geni copiano"
P. Picasso (Málaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973)

mercoledì 11 marzo 2009

Bruce Springsteen - The Wrestler

Hai mai visto un pony (one-trick pony intende anche qualcuno con un particolare talento) in un campo, così felice e libero? Se hai mai visto quel pony, allora hai visto me. Hai mai visto un cane con una zampa sola che cammina per strada? Se hai mai visto quel cane, allora hai visto me. Allora hai visto me, quello che arriva e aspetta ad ogni porta. Allora hai visto me quello che se ne va sempre con qualcosa in meno rispetto a prima. Allora hai visto me, scommetti che riesca a farti sorridere quando il sangue bagna il pavimento. Dimmi, amico, potresti desiderare qualcos'altro? Dimmi, puoi chiedere qualcos'altro? Hai mai visto uno spaventapasseri pieno solo di polvere e fieno? Se hai mai visto quello spaventapasseri, allora hai visto me. Hai mai visto un uomo con un braccio solo prendere a pugni l'aria? Se hai mai visto quest'uomo con un braccio solo, allora hai visto me. Allora hai visto me quello che arriva e aspetta ad ogni porta... Dalle cose che mi hanno procurato conforto mi allontano. Nel luogo che considero la mia casa non posso rimanere. La mia unica fede risiede nelle ossa rotte e nei lividi che mostro. Hai mai visto un uomo con una gamba sola che prova a danzare per trovare la sua libertà? Se hai visto quell'uomo con una gamba sola, allora hai visto me.

martedì 10 marzo 2009

The Tyger

Tyger ! Tyger! Burning bright
In the forests of the night,
What immortal hand or eye
Could frame thy fearful symmetry?

In what distant deeps or skies
Burnt the fire of thine eyes?
On what wings dare he aspire?
What the hand dare seize the fire?
And what shoulder, and what art,
Could twist the sinews of thy heart?
And when thy heart began to beat,
What dread hand? And what dread feet?

What the hammer? What the chain?
In what furnace was thy brain?
What the anvil? What dread grasp
Dare its deadly terrors grasp?

When the stars threw down their spears,
And water’d heaven with their tears
Did he smile his work to see?
Did he who made the Lamb make thee?

Tyger! Tyger! Burning bright
In the forests of the night,
What immortal hand or eye,
Dare frame thy fearful symmetry?


Tigre! Tigre! Divampante fulgore Nelle foreste della notte, Quale fu l’immortale mano o l’occhio Ch’ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria? In quali abissi o in quali cieli Accese il fuoco dei tuoi occhi? Sopra quali ali osa slanciarsi? E quale mano afferra il fuoco? Quali spalle, quale arte Poté torcerti i tendini del cuore? E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito, Quale tremenda mano? Quale tremendo piede? Quale mazza e quale catena? Il tuo cervello fu in quale fornace? E quale incudine? Quale morsa robusta osò serrarne i terrori funesti? Mentre gli astri perdevano le lance tirandole alla terra e il paradiso empivano di pianti? Fu nel sorriso che ebbe osservando compiuto il suo lavoro, Chi l’Agnello creò, creò anche te? Tigre! Tigre! Divampante fulgore Nelle foreste della notte, Quale mano, quale immortale spia Osa formare la tua agghiacciante simmetria?
La Tigre William Blake - Da Songs of Experience (1794) traduzione di G.Ungaretti

lunedì 9 marzo 2009

R. L. Stevenson



" In qualsiasi cosa meritevole del nome di lettura, il processo stesso dovrebbe essere avvincente e voluttuoso; dovremmo divorare con gli occhi il libro, restarne estasiati e, terminata questa lettura meticolosa, rimanere con la mente ricolma di una fantasmagorica, sfrenata danza delle immagini, incapaci di prender sonno o di pensare ad altro... ".

R. L. Stevenson.

Un concetto applicabile a tutte quante le altre arti.

giovedì 5 marzo 2009

The visitor

Ci sono film fatti con il denaro e per il denaro, e ci sono film fatti con intelligenza e cuore; ma soprattuto per sottolineare quanto sia ancora importante la dignità umana. L’ospite inatteso (The visitor), è uno di questi ultimi. Scritto e diretto da Tom McCarthy il film ci racconta la storia di un incontro: tra Walter, un anziano professore universitario americano; appassionato di musica classica, e Mouna e Tarek, una famiglia di siriani (madre e figlio) che vivono clandestinamente negli Stati Uniti. McCarthy punta il dito verso il sistema di immigrazione statunitense e il procedere assurdo nei confronti degli emigrati, dopo i fatti dell’11 settembre, e i sistemi di prevenzione antiterroristico attuati dal governo. Niente “happy ending” quindi, ma una bellissima e semplice storia di amicizia e solidarietà tra etnie diverse. Un film che insegna e che ribadisce quanto sia importante andare oltre le apparenze pregiudiziali e le barriere dei luoghi di provenienza. Un film che è un inno alla vera libertà, libertà che non può essere iscritta nei colori di una bandiera o nelle costituzioni, ma che può essere incisa, universalmente, solo nel cuore degli uomini.

martedì 3 marzo 2009

The laughing gnome

Vado matto per questa vecchia fiabesca canzone, di David Bowie, e tutti i suoi divertenti giochi verbali con la parola gnomo ("Non avete una casa dove andare?" Chiede David, ad un certo punto, allo gnomo che se la ride e fa casino cantando una canzone con Fred il fratellino "metroGnomo": " No, siamo "Gnomadi!" Gli risponde, il piccoletto, prendendolo in giro). Ogni volta che l'ascolto mi mette di buon umore... spero abbia lo stesso effetto anche su di voi: buon ascolto e buona lettura.

Ah Ah Ah Eh Eh Eh sono uno gnomo sghignazzante e tu non puoi acchiapparmi... "Hurrà!"... "Oh povero me!" Great, isn't?!