giovedì 29 luglio 2010

L'oro di Napoli

Ieri sono stato, con mio fratello, in un cineforum cittadino dove proiettano una rassegna di film sceneggiati dal bravo Cesare Zavattini. Il film in programma era L'oro di Napoli tratto dagli omonimi racconti dello scrittore Giuseppe Marotta, per la regia di Vittorio De Sica. Un film che non vedevo da parecchi anni e che ho rivisto proprio con piacere, per la prima volta, proiettato su di un grande schermo. Proiettati anche noi spettatori indietro nel 1954, anno di uscita del film, catturati dall' intramontabile bianco e nero delle vecchie pellicole e dalla bravura degli attori, in certi momenti si è riso di gusto. Anche se gli episodi sono tutti sicuramente belli e significativi nel mostrare personaggi e momenti di vita in una Napoli che si riprende nel dopoguerra; restano per me particolarmente notevoli e rivelatori il primo episodio (Il guappo, con Totò) e quello conclusivo (Il professore, con Eduardo De Filippo). Nel primo, Totò subisce la presenza di un guappo, che da dieci anni ha insediato in casa e che la fa da padrone, sinché alla fine, Totò, il vero padrone di casa, non trova il coraggio per sbatterlo fuori. Di un incredibile modernità, questa piccola metaforica storia sembra voler invitare ancora oggi il popolo campano ad unirsi come una famiglia e ribellarsi allo sfruttamento e allo strapotere dei guappi camorristi, veri intrusi e sgradevoli parassiti. Nel Il professore, un grandissimo Eduardo De Filippo elargisce consigli e saggezza per un piccolo compenso. Uno in particolare risulta gradito agli abitanti del suo quartiere che devono spostarsi tutte le volte che passa per la loro strada l'auto di un borioso duca Alfonso Maria... Invitandoli ad evitare la violenza il professore De Filippo "arma" gli incazzati concittadini, del famoso, liberatorio ed efficace pernacchio. Anche qui l'invito al popolo a non subire da chi crede di avere potere, in questo caso; nobiliare, è abbastanza esplicito, perché nell'attesa dell'avvento di un nuovo Masaniello, la pazienza e la speranza continuano ad essere L'oro di Napoli (e non solo).
"Cultura non può che significare crescere insieme"
Cesare Zavattini

lunedì 26 luglio 2010

Saul Steinberg


"Il disegno come esperienza e occupazione letteraria mi libera dal bisogno di parlare e di scrivere. Lo scrivere è un mestiere talmente orribile, talmente difficile… Anche la pittura e la scultura sono altrettanto difficili e complicate e per me sarebbero una perdita di tempo. C’è nella pittura e nella scultura un compiacimento, un narcisismo, un modo di perdere tempo attraverso un piacere che evita la vera essenza delle cose, l’idea pura; mentre il disegno è la più rigorosa, la meno narcisistica delle espressioni".
(Saul Steinberg, intervista di Sergio Zavoli, 1967)

domenica 25 luglio 2010

Solomon Kane

Disegno di Timothy Truman

“Per tutta la vita aveva vagato per il mondo aiutando i deboli e lottando contro l’oppressione. Non ne sapeva il motivo e non se lo chiedeva: era la sua ossessione, la forza vitale che lo guidava. La crudeltà e la tirannia esercitata contro i deboli lo faceva ardere della rossa fiamma di una furia feroce e duratura. Quando la grande fiamma del suo odio si accendeva e veniva liberata, lui non aveva pace finché la sua vendetta non era del tutto compiuta.”

(Robert Ervin Howard, da Ombre rosse, Il ciclo di Solomon Kane)

Mi è sempre piaciuto l'epic fantasy o meglio; mi sono sempre piaciute le storie di sword and sorcery (stregoneria e spada) scritte da Robert E. Howard. Non ho ancora visto il film diretto da Michael J. Bassett (Deathwatch, Wilderness) sul personaggio di Solomon Kane, ma pare che prometta bene. In ogni caso mi sembra che James Purefoy, l'attore che impersona Kane, sia somigliante, al cotrario di Arnold Schwarzenegger nel ruolo di Conan il barbaro, e abbastanza fedele alla descrizioine data dallo scrittore di Peaster (Texas).


sabato 24 luglio 2010

Andar via

Come palloncini che salgono verso il cielo, senza peso, senza confini... Liberi... Crash!

venerdì 23 luglio 2010

Tatù iù

...E mi chiamo Mario Rossi.

Promemoria

Poteva andare peggio

NYPD... Ora sono cazzi

Cucù!

Dolci fatiche

Speriamo che sia femmina

Mi slacci la schiena per favore?!

Voglio una dooooonna!

mercoledì 21 luglio 2010

Troll

Folletti gelosi la stanno a spiare... Trolletti pelosi ti stanno a fregare.

Estate indiana

"Dovete insegnare ai vostri figli

quello che noi abbiamo insegnato ai nostri:

che la Terra è nostra madre,

qualunque cosa succede alla Terra

succede anche ai figli della Terra".