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giovedì 27 agosto 2009

Ne manca una dietro il ventaglio ma, se si guarda bene in una direzione, si vedono anche tutte le altre.

Durante il regno di Katsushige, coloro che lo servivano erano scelti sin da giovani, a prescindere dal rango d'appartenenza. Una volta, quando Shiba Kizaemon prestava servizio, il daimio, dopo essersi tagliato le unghie, ordinò:"buttale via". Kizaemon le prese in mano, ma non si alzò, e il daimio chiese: "che cosa c'è che non va?". Egli rispose: "ne manca una". Il daimio disse: "eccola". E gli consegnò quella che aveva nascosto.
Questi sono gli insegnamenti di Yamamoto Jinuemon, padre di Tsunetomo: La detterminazione è tutto. Tieni ben legato persino un pollo. continua a spronare un cavallo al galoppo. Chi critica apertamente non agisce con malizia. Ciò che facciamo in vita riecheggia nell'eternità. Il denaro è qualcosa che si trova quando lo si cerca. Un uomo buono non si trova così facilmente. Cammina con una persona integerrima per un chilometro e ti racconterà almeno sette bugie. E' un atto di cortesia domandare quando si conosce già la risposta. Chiedere quando non si sa è un dovere. Se si guarda bene in una direzione, si vedono anche tutte le altre. Avvolgi le tue intenzioni in aghi di pino. Non si dovrebbe spalancare la bocca o sbadigliare di fronte ad altri. E' bene farlo dietro il ventaglio o la manica. Il cappello di bambù e l'elmetto vanno portati ben calcati sulla fronte.
Da Hagakure Il libro segreto dei samurai di Yamamoto Tsunetomo. (Oscar Mondadori)

lunedì 8 giugno 2009

Cronachette e leggende metropolitane

Cucciolo di drago conservato in formalina

Nel bel saggio indagine "Cronachette (1998)", Leonardo Sciascia, il grande scrittore siciliano, dedica un piccolo capitolo alla presunta inesistenza di Jorge Luis Borges, denunciata dalla rivista argentina, di destra "Cabildo" e, la notizia, riportata dal quotidiano francese "Le Monde". In breve, sembrerebbe che lo scrittore argentino sia frutto dell'invenzione di un gruppo di scrittori tra cui Leopoldo Marechal, Adolfo Bioy Casares e Manuel Mujica Lainez. Ad impersonare nella realtà il loro personaggio, avrebbero assunto al loro servizio un attore di secondo piano, di nome, Aquiles Scatamacchia (notare nome e cognome). L'mpostura sarebbe stata scoperta dall'accademia reale di Svezia durante l'assegnazione del Nobel, ed il premio, di conseguenza, è stato negato al "falso Borges". Segue poi un arguta disquisizione dell'autore di Recalmuto, su questa "eventuale inesistenza" del grande scrittore argentino; la cui disquisizione, all'autore di "Finzioni" calza a pennello. Dal mio modesto punto di vista invece la cosa assume i toni di quei giochi narrativi chiamati "leggende metropolitane", racconti che spesso ingannano contemporaneamente chi ascolta e chi narra. Un fenomeno che interessa sociologi e psicologi. Trovo che queste storie abbiano, tutto sommato, un loro fascino misterioso, e spesso sono anche divertenti. Leggende metropolitane ne esistono per tutti i gusti, da quelle cabalistiche dell'11 settembre ai presunti messaggi subliminali del logo della Coca- Cola. Quelle sui musicistsi e gli attori, o le tantissime che sono nate intorno al mondo di quel controverso personaggio che era Walt Disney... Leggende metropolitane.
(PS A proposito: ma Elvis, e Jim Morrison, sono ancora vivi?! )

domenica 4 gennaio 2009

Witches

Allora vennero le streghe. Vennero dritte dai monti della luna, a cavalcioni dei manici di scopa, giù per la strada maestra dei raggi lunari, al pantano e alla schiera in attesa. Belle alcune, brutte altre, magre e rancide, grasse e maligne, vecchie e giovanili, repellenti e divine, ne arrivavano senza fine. Ad alcune, il rapido volo aveva fatto male, e vomitavano strani fluidi; alcune sputtavano sangue. Alcune avevano la tonaca e la cuffia come monache. Circuitando in ampi cerchi, planando sul manico di scopa, sfioravano il pelo dell'acqua, donne volanti sinistre con i loro cenci e stracci al vento e con risate sguaiate da baldracche; circuitavano, circuitavano, poi atterravano. Le rive del brago erano nere di una folla di sorelle, ma sorelle tentatrici, sorelle di falsità, di corruzione. Era un raduno di garrule cornacchie, di donne sporche, impenitenti, indesiderabili e sterili, che saltellavano e ridacchiavano nella mota.
Da: Il Circo Del Dr. Lao, di Charles G. Finney.

venerdì 2 gennaio 2009

L'immaginazione al potere (società come opera d'arte)

"Una confortevole, levigata, ragionevole, democratica non-libertà prevale nella civiltà industriale avanzata, segno del progresso tecnico."
"E' solo per merito dei disperati che ci è data una speranza."
"Ricordare il passato può dare origine a intuizioni pericolose, e la società stabilita sembra temere i contenuti sovversivi della memoria."
Herbert Marcuse
Un filosofo dimenticato, criticabile e discutibile, ma forse da leggere nuovamente senza fraintenderlo; con uno sguardo al passato per percepire meglio il presente, annaspando verso il futuro.