venerdì 28 maggio 2010

Compagno sì, compagno no, compagno un cazzo...

Gianco, forse non avrà la cultura di Guccini, la poetica di De Gregori o la raffinatezza di De Andrè, ma Arcimboldo è sicuramente un gran bel album: intelligente, autoironico e divertente. Contiene questo pezzo che potrebbe anche essere una storia a fumetti di Andrea Pazienza...

Sto facendo il notiziario cambogiano da una radio libera per chi?
Il microfono è un po' fallico però il potere non ce l'ho no no,
circondato dai mass media sulla sedia io lavoro sempre gratis ma,
c'è Antonietta che mi ama che mi aspetta, tutta notte lei mi ascolterà.
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Io c'ho un profugo cileno a casa mia, è arrivato nel '73,
e da allora lui non è più andato via, Antonietta fammi star da te,
passa un giorno, passa un mese, passa un anno, in ogni caso vincerà il padrone,
Antonietta mi ha buttato per la strada, vuoi veder che sono io il coglione.
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Io vado a prendere un po' d'erba da un amico, ad Antonietta la regalerò,
io la lascio chiusa in macchina un secondo per andare a bere un buon caffè,
quando esco mi han spaccato il finestrino e un ragazzo sta saltando il muro,
come fai a mandare uno a san Vittore, poi finisce che gli fanno il culo.
Si avvicina un tizio con cravatta e giacca, tira fuori infatti un tesserino,
e mi dice tu sei uno di sinistra, stai tranquillo sono un celerino,
son pulotto si, ma son del sindacato, forza dimmi cosa ti hanno rubato,
io gli dico lascia perdere compagno, è un problema troppo delicato.
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Compagno sì, compagno no, compagno un caz
Compagno sì, compagno no, compagno un caz

giovedì 27 maggio 2010

The Thief


Dedicata al ladro parassita, gran brutto figlio di puttana e di padre cornuto e sconosciuto, che oggi si è preso indebitamente la mia borsa con dentro il mio libro, le mie chiavi di casa e il mio cellulare... gli auguro presto un carcinoma allo scroto che, tra atroci sofferenze, metterà fine ai suoi inutili e merdosissimi giorni su questo pianeta del cazzo.

The Last Lost (Attenzione spoiler)


All of us are guilty... Lost (Forse in questa clip c'era già un po' il Lost - end).
Qualunque cosa si pensi su Lost e sul suo finale, credo sia innegabile, comunque, che sia stato un bel viaggio durato 6 anni pur se restano molti interrogativi:
1. perchè l’isola si sposta?
2. chi ha creato l’enorme statua con il piede a 4 dita?
3. perchè ha solo 4 dita?
4. perchè l’isola è un super magnete?
5. da dove vengono Jacob e il fumo nero (Smokey)?
6. chi ha riferito i segreti dell’isola a Jacob
7. come ha costruito l’enorme complesso la Dharma?
8. in che modo la Dharma ha studiato i segreti dell’isola?
9. come ha fatto Richard a lasciare l’isola?
10. perchè Smokey ha avuto bisogno del corpo di Locke con la moltitudine di cadaveri in giro per l’isola?
11. perchè l’isola guarisce solo alcuni e non tutti?
12. perchè le donne sull’isola non possono partorire figli?
13. perchè Smokey non può volare al di sopra delle recinzioni sonore?
14. come fa un anello di cenere a fermare Smokey?
15. perchè Smokey risparmia alcune persone?
16. che fina ha fatto Walt?
17. qual’è il significato dei numeri e che c’entrano con Jacob?
Chi vivrà forse scoprirà.

lunedì 17 maggio 2010

Horror


Se delle persone cattive feriscono qualcuno che ami, quanto in là ti spingerai per riservar loro lo stesso trattamento?

domenica 16 maggio 2010

Che bel week end

Appalti: eolico, indagato Cappellacci a Roma

(ANSA) - ROMA, 15 MAG - Il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci e' indagato nell'inchiesta della procura di Roma sugli appalti per l'energia eolica nell'isola. nella stessa inchiesta e' inquisito il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Cappellacci ha commentato: 'Saro' giudicato dai fatti: la mia Giunta non ha concesso alcuna autorizzazione e anzi, con riferimento a energie rinnovabili e appalti, abbiamo chiuso nell'armadio a doppia mandata i vasetti della marmellata'. Regaliamo un carcere al Partito dei ladroni e ai politici con le mani sporche di marmellata.

(Nella foto il carcere di Buoncammino)


lunedì 10 maggio 2010

Un gran figlio di puttana chiamato Long John Silver



Chissà se Stevenson quando scrisse L'isola del tesoro era conscio di aver inventato oltre che uno dei romanzi per ragazzi e non solo, più duraturi e belli, anche uno dei caracter più canaglia e indimenticabili nella figura di Long John Silver. Apprezzato da scrittori del calibro di Leonardo Sciascia, Emilio Cecchi, Roberto Cotroneo e Umberto Eco, giusto per citarne alcuni, il romanzo con il pirata imbarcato come cuoco a bordo dell'Hispaniola, è sicuramente uno tra quelli che rileggo sempre volentieri. Nel 1998 lo scrittore svedese Bjorn Larsson nel suo bel romanzo a sfondo storico La vera storia del pirata Long John Silver, ci permette di venire a conoscenza tramite la biografia del personaggio creato da Stevenson, dei fatti accadutigli prima e dopo quello che ci è stato raccontato ne L'isola del tesoro. E' in edicola invece in questi giorni, pubblicato dall' Editoriale Aurea, il primo di quattro volumi di una nuova avventura dedicata al nostro pirata preferito: Long John Silver - Lady Vivian Hastings. Scritto da Xsavier Dorison e disegnato da Matthieu Lauffray, ci viene raccontato di un ingaggio ricevuto da Long John, da parte di una scaltra e piena d'iniziativa "milady" che deve raggiungere il marito in Amazzonia alla ricerca del tesoro di Guyanacapac. Accattivante e intrigante per tutti quelli che come me apprezzano Stevenson, e la narrativa illustrata. La storia è ben raccontata e ben disegnata dai due autori francesi che utilizzano tutti i tagli classici delle gabbie nelle tavole dei fumetti d'oltralpe; dai dettagli delle vignette più piccole alla splash - page che permettono al fumetto di avere un eccellente ritmo ed espressività cinematografici. Le atmosfere e le ambientazioni del settecento sono evocate e descritte minuziosamente dal pittorico disegno e dai colori del bravo Lauffray, mentre i personaggi, e dialoghi agili e veloci, hanno spessore psicologico e credibilità. Rifacendosi al romanzo di Stevenson i due autori costruiscono una nuova avventura di Long John, che potrebbe essere il seguito ideale della trasposizione, a fumetti, che fece Hugo Pratt, nel 1962, dall'omonimo romanzo. Non sarebbe male se questa nuova avventura fosse la prima di tante altre dedicate, magari anche da altri autori, ad un personaggio entrato nell'immaginario collettivo di milioni di persone attraverso una storia ormai senza tempo... "La mia storia comincia molto tempo fa, nell'anno di grazia 17... quando la mamma teneva una locanda all'insegna dell'Ammiraglio Bembow, laggiù in quel tratto tranquillo della costa del somerset... il giorno in cui venne da noi quel vecchio marinaio che cantava una strana selvaggia canzone..."