Una sera di pioggia, mentre rientravo a casa, decisi di prendere una scorciatoia. Percorrendo l’insolita strada, fui attratto da una strana luce verdastra che illuminava l’ingresso ad un negozio di cianfrusaglie. Spinto dalla mia curiosità entrai, quasi senza accorgermene, per dare un occhiata. Tra i banconi carichi d’oggetti che silenziosamente celavano i segreti di chi li aveva posseduti, troneggiava in un angolo un demone dai colori vivaci. Con le mani sui fianchi e proteso in avanti in posizione quasi di sfida nei miei confronti; teneva la bocca a forma di becco d’uccello spalancata, quasi come se volesse parlare. Due occhi ipnotizzanti e spiritati mi osservavano mentre mi avvicinavo per guardarlo più da vicino. La figura era ben proporzionata, e il legno su cui era scolpita, con gran maestria, era leggerissimo. Dei temibili artigli, una coda a ventaglio e una sola ala completavano quello che io, profanamente, considerai un piccolo capolavoro creato dalle esotiche mani di chissà quale lontano artigiano. La statua mi piacque talmente tanto che la comprai.
Rientrato a casa, consumai il mio pasto serale, poi, dopo aver dato un ultima occhiata al demone dall’ala mancante, mi infilai nel letto, sprofondando ben presto in un sonno ristoratore. Quella notte il demone si manifestò nei miei sogni e parlò. Affermò che aveva bisogno della sua ala mancante, in cambio della quale mi avrebbe concesso di rivivere la mia giovinezza; poi scomparve.
Il giorno dopo pensai di chiedere al negoziante da dove fosse arrivata la statua del demone e cosa rappresentasse, ma cercai la strada e il negozio inutilmente in quanto sembravano non essere mai esistiti.
La notte seguente il demone tornò e mi fece la stessa proposta aggiungendo che doveva volare via il più presto possibile per portare a termine un’importante missione. Questa volta risposi che la sua proposta era molto allettante, ma, tutto sommato, tornare indietro nel tempo non mi sarebbe servito. Avrei probabilmente posto rimedio a vecchi errori della mia giovinezza, ma per commetterne sicuramente di nuovi e tutto sommato, come avevo vissuto i miei anni e ciò che ne avevo ricevuto mi stava bene. Il demone deluso dalla mia risposta scomparve nel buio nuovamente. Quella notte, però, prima di svegliarmi, feci ancora uno strano sogno: avevo l’aspetto di quando ero giovane e sfogliavo un giornale con sopra scritto: L'ORIENTE E IL MEDIO ORIENTE ATTACCANO L'OCCIDENTE, SCOPPIA LA TERZA GUERRA MONDIALE... Il giorno dopo, la prima cosa su cui poggiai il mio sguardo, fu il demone senza un’ala. Un sorriso mi si dipinse sul volto, guardai fuori della finestra e vidi che il mondo continuava a girare, apparentemente ignaro e tranquillo, ignaro e tranquillo, ignaro e tranquillo…
P. S. Il demone senza un’ala esiste veramente, è quello della foto, l’ho acquistato qualche tempo fa e non so perché mi ha ispirato questo breve racconto. Una cosa è certa però, mentre scrivevo, lui continuava a guardarmi con quei suoi dannatissimi occhi spiritati e ipnotizzanti...
Efix.
il demone in questione si chiama Garuda ed e' indonesiano. Ne ho uno identico (e completo) a casa ^_^
RispondiEliminaThank u. Anonimo amico.
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