martedì 23 dicembre 2008

Bob meets Frank (natale un cazzo).

Stasera mi girano, quindi sono un po' più acido e bastardo del solito, sarà che 'ste feste natalizie continuano a starmi sulle palle (non di natale ma le mie), sarà che questa rincorsa ai regali e agli acquisti per la grande indigestione e abbuffata della vigilia e del capodanno mi danno ogni anno da capo la nausea: debbo sfogarmi. E allora, se siete entrati nella "magica atmosfera del buonismo festivo natalizio" se aspettate trepidanti e sorridenti l'arrivo di babbo natale con i suoi doni, se vi sembra di sentire gioia osservando gli sguardi ebeti di chi incontrate per strada e siete sicuri che il nuovo anno sarà un anno fantastico, lasciate perdere e non continuate a leggere... Parliamo male di Bob Dylan. Premetto che Dylan il menestrello di Duluth, ultimamente conduceva un programma in radio a tema sul generis: oggi canzoni che parlano della mamma, domani quelle su san Valentino, dopodomani quelle sul natale (e ci sta). Dylan ha sempre detestato il movimento hippy (a me cominciarono a stare sul cazzo dopo un viaggio a Stone Henge e vedere quanto fossero rincoglioniti e discriminatori). Dylan si mise insieme alla Baez quando lui era ancora uno sconosciuto mentre lei era una cantante folk già affermata, si dice, per sfruttarne la fama a proprio favore. Una volta che anche lui cominciò a farsi un nome, casualmente, la scaricò escludendola dalla sua vita. Più in là negli anni, quando si riunirono per il tour della Rolling Thunder Revue, forse in ricordo dei vecchi tempi e forse anche perché un po'eccitato, Bob cercò di infilarle una mano tra le cosce, che però lei blocco all'istante dicendogli anche che abbandonava il tour. Ma la migliore di tutte è questa: in qualità di convinto propagandista contro gli evangelisti televisivi della "maggioranza morale" della nuova destra che aiutarono Ronald Reagan a prendere il potere nel 1980, Zappa non era un fan dei "Cristiani Rinati". Dunque fu comprensibile la sua sorpresa quando, in un giorno di dicembre del 1982, Dylan ( che si era convertito agli evangelisti) comparve davanti al cancello di casa sua per chiedergli di produrre l'album Infidels, il seguito della trilogia di dischi evangelici, Slow Train Coming, Saved e Shot of Love. Stando al racconto che Zappa fece al giornalista Karl Dallas del Melody Maker che lo intervistò: "Mi capita di ricevere un sacco di visite strane qui e all'improvviso arrivò questo tizio dicendo "Sono Bob Dylan e voglio suonarti le mie nuove canzoni". "Non lo avevo mai incontrato prima in vita mia e quindi guardai nello schermo per vedere chi c'era al cancello e vidi questa figura che nel freddo gelido circostante se ne stava senza cappotto e con una maglietta aperta. Mandai qualcuno a riceverlo per assicurarmi che non fosse un qualche Charles Manson, ma era proprio chi diceva di essere." Una volta in casa Dylan gli suonò undici nuove canzoni, canticchiandole al pianoforte e poi chiese a Zappa se voleva produrre il suo nuovo album. "Io gli chiesi allora se quelle canzoni avevano dentro la grande J (l'iniziale di Jesus, Gesù, ndt) e lui mi rispose di no. Ma quando lo accompagnai di sopra per offrirgli un panino, il mio cane gli ringhiò. Allora gli dissi di stare attento perchè al mio cane non piacevano i Cristiani. Dylan non rise." Le strade dei due uomini non si sarebbero mai più incrociate... The answer my friend, is blowin' in the wind!
traduzione di Michele Murino
B. Dylan: "You gotta serve somebody" ( devi servire qualcuno.)
J. Lennon: "You gotta serve yourself" (devi servire te stesso.)

5 commenti:

  1. Ecco Efix....io sarei venuto per farti gli auguri...ma, vista l'aria che tira...io andrei eh...ciaoooooo

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  2. Eh... che dire con Zappa avrei dormito nello stersso letto, con Dylan no.

    Hardrockandroll

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  3. mah... io non avrei dormito ne con uno ne con l'altro, ma mi sarei "sniffata" Lennon di brutto!!!
    ahahahahahahah
    hasta luego:)

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  4. Evvai, confessioni natalizie: io avrei fatto volentieri un po' di rock 'n' roll con Gail la bella moglie di Frank e magari anche con Moon Unit la figlia; La famiglia prima di tutto. Elsa: ma sai che ti ci vedo a farti una "sniffata" triangolare con il Che e John, evviva la revolucion.
    Baolino: che fai skappi?!
    Silvano: è sempre un piacere avere a che fare con un gentleman come te... Auguri a tutti.

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  5. perla di Man, un invito perchè ne sai umbè!!! ajòòòò

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