sabato 28 febbraio 2009

Uno specialista

Qualche giorno fa riguardavo una vecchia VHS con il film del processo che fecero in Israele, nel 61, ad Otto Adolf Eichmann "lo specialista" responsabile della deportazione di milioni di ebrei nei campi di concentramento. Eichmann era il tenente colonello delle Ss incaricato di organizzare i treni e il trasporto per l'ultimo viaggio di uomini donne e bambini. Catturato da un commando dei servizi segreti israeliani in sud America (dove trovarono rifugio tanti criminali dell'ex Reich millenario), precisamente a Buenos Aires; grazie anche alle indicazioni di Simon Wiesenthal il famoso cacciatore di nazisti, venne portato segretamente in terra israeliana per rispondere del suo operato, durante la guerra, davanti ai giudici, nella casa del popolo di Gerusalemme. Nonostante sia contrario alla pena di morte, credo che quest'uomo, visto che alla fine fu condannato all'impiccagione, l'abbia meritata in pieno. Insignificante nell'aspetto, nascosto dietro a grandi occhiali dalle spesse lenti che pulisce continuamente quando non rigira nervosamente i fogli della sua improbabile difesa, si ha l'impressione di guardare ed ascoltare un burattino privo di volontà propria che continua a ripetere che niente era in suo potere e che, legato dal giuramento, eseguiva gli ordini del suo superiore Muller. Mi colpisce sempre il punto in cui, incalzato di brutto dall'accusa del procuratore Giddeon Hausner, dice di sentirsi come una bistecca che viene rigirata sulla graticola: buffo e patetico eufemismo detto da lui se si pensa a quante persone mandò a morire nei modi più orrendi. Credo che questo film documentario diretto e prodotto da Eyal Sivan, andrebbe riproposto perché attraverso la figura di Eichmann e di ciò che dice ci si può rendere conto di quanta banalità ci sia veramente, alla fine, nell'asservimento cieco, nel male e in certe tetre ideologie.

3 commenti:

  1. solo alla vista di quei binari, mi si scatena dentro l'inferno... se questo esiste.
    La " banalità" nel nascondersi dietro ad un " ho eseguito " un ordine è terribile nella sua realtà.
    Penso che il clima di paura esistesse, penso che scegliere fra me e te in molti casi fosse vero. Ma penso che l'uomo non è degno di essere tale se non è capace di ammettere le proprie responsabilità a PRESCINDERE da un ORDINE !!!

    Nella prima parte... il mio non è un pensiero buonista,
    cerco solo di capire fin dove posso... ma oltre NO.
    Contraria alla pena di morte, ma alle volte... è veramente dura.
    ciao perla di man.

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  2. pss non lo definirei " specialista"... ma in tanti altri modi uno così.

    come per i pedofili che ci sono in giro... ci farei un gran falò!!!
    i bambini sono SACRI.
    Mi hai detto che l'estremismo non va bene ( tempo fa) ed hai ragione...ma è sempre molto dura.

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  3. Elsa: Ci furono tanti tedeschi e austriaci (vedi Sofia Scholl) che, nonostante il clima di paura e terrore, scelsero di lottare e dire cosa pensavano della dittatura nazista rischiando e perdendo la vita. La coscienza, la consapevolezza e il rispetto per la vita vanno ben oltre un asettico giuramento... Uno specialista (ritratto di un criminale moderno) è il titolo del film documentario, sul processo ad Eichmann, girato da Sivan. Era anche l'appellativo con cui veniva indicato Eichmann, per la sua meticolosità, nell'ambiente, dai suoi colleghi.
    Silvano: bravo Silvano, citazione voluta. Concordo pienamente: continuiamo a tenere d'occhio e a diffidare di sedicenti artisti vegetariani non fumatori rifiutati e malati di sifilide. Nonché di allevatori di polli che credono di essere la reincarnazione di qualcuno.

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