giovedì 26 marzo 2009
Scuse me while I fuck the sky
mercoledì 25 marzo 2009
5 DETTAGLI 5
Amicizia: non sempre una necessaria necessità.
Vita: paradossalmente, quella su cui gira la cintura, aumenta con il passare degli anni.
Morte: uno spuntino per i vermi.
Dettagli: entrandoci fanno spesso scomparire i santi, i miti e gli eroi. Lasciandoci, quasi sempre, solo un pugno di polvere.
domenica 22 marzo 2009
Covers
venerdì 20 marzo 2009
Buster
giovedì 19 marzo 2009
Watchmen e Dylan: "At midnight, all the agents..."
Jimi Hendrix - Room Full of Mirrors
Vivevo in una stanza piena di specchi, tutto quello che riuscivo a vedere era solo me stesso; ma un giorno mi sono fatto coraggio e ho infranto tutti quegli specchi, scoprendo che c'era un intero mondo da guardare, sì, adesso ho un intero mondo da guardare... Yeah! Yeah! Yeah!...
lunedì 16 marzo 2009
Post-su-post: Pablito
"Avete fatto voi questo orrore, maestro?""No, è opera vostra "
(Risposta di Picasso ad un ufficiale tedesco, in visita al suo studio, alla visione di Guernica) e da vecchia volpe diede il benservito ad un giornalista durante un intervista in cui gli fu chiesto cosa pensasse delle quotazioni astronomiche dei suoi quadri, anche nel caso in cui, per realizzarli, fossero bastati cinque minuti appena. "Di numeri non m'intendo", rispose il grande Pablo, "ma devo correggerla: io ci ho impiegato una vita e cinque minuti."... Grandissimo.
"I mediocri imitano, i geni copiano"
P. Picasso (Málaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973)
mercoledì 11 marzo 2009
Bruce Springsteen - The Wrestler
Hai mai visto un pony (one-trick pony intende anche qualcuno con un particolare talento) in un campo, così felice e libero? Se hai mai visto quel pony, allora hai visto me. Hai mai visto un cane con una zampa sola che cammina per strada? Se hai mai visto quel cane, allora hai visto me. Allora hai visto me, quello che arriva e aspetta ad ogni porta. Allora hai visto me quello che se ne va sempre con qualcosa in meno rispetto a prima. Allora hai visto me, scommetti che riesca a farti sorridere quando il sangue bagna il pavimento. Dimmi, amico, potresti desiderare qualcos'altro? Dimmi, puoi chiedere qualcos'altro? Hai mai visto uno spaventapasseri pieno solo di polvere e fieno? Se hai mai visto quello spaventapasseri, allora hai visto me. Hai mai visto un uomo con un braccio solo prendere a pugni l'aria? Se hai mai visto quest'uomo con un braccio solo, allora hai visto me. Allora hai visto me quello che arriva e aspetta ad ogni porta... Dalle cose che mi hanno procurato conforto mi allontano. Nel luogo che considero la mia casa non posso rimanere. La mia unica fede risiede nelle ossa rotte e nei lividi che mostro. Hai mai visto un uomo con una gamba sola che prova a danzare per trovare la sua libertà? Se hai visto quell'uomo con una gamba sola, allora hai visto me.
martedì 10 marzo 2009
The Tyger
In the forests of the night,
What immortal hand or eye
Could frame thy fearful symmetry?
In what distant deeps or skies
Burnt the fire of thine eyes?
On what wings dare he aspire?
What the hand dare seize the fire?
And what shoulder, and what art,
Could twist the sinews of thy heart?
And when thy heart began to beat,
What dread hand? And what dread feet?
What the hammer? What the chain?
In what furnace was thy brain?
What the anvil? What dread grasp
Dare its deadly terrors grasp?
When the stars threw down their spears,
And water’d heaven with their tears
Did he smile his work to see?
Did he who made the Lamb make thee?
Tyger! Tyger! Burning bright
In the forests of the night,
What immortal hand or eye,
Dare frame thy fearful symmetry?
Tigre! Tigre! Divampante fulgore Nelle foreste della notte, Quale fu l’immortale mano o l’occhio Ch’ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria? In quali abissi o in quali cieli Accese il fuoco dei tuoi occhi? Sopra quali ali osa slanciarsi? E quale mano afferra il fuoco? Quali spalle, quale arte Poté torcerti i tendini del cuore? E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito, Quale tremenda mano? Quale tremendo piede? Quale mazza e quale catena? Il tuo cervello fu in quale fornace? E quale incudine? Quale morsa robusta osò serrarne i terrori funesti? Mentre gli astri perdevano le lance tirandole alla terra e il paradiso empivano di pianti? Fu nel sorriso che ebbe osservando compiuto il suo lavoro, Chi l’Agnello creò, creò anche te? Tigre! Tigre! Divampante fulgore Nelle foreste della notte, Quale mano, quale immortale spia Osa formare la tua agghiacciante simmetria?
La Tigre William Blake - Da Songs of Experience (1794) traduzione di G.Ungaretti
lunedì 9 marzo 2009
R. L. Stevenson
giovedì 5 marzo 2009
The visitor
martedì 3 marzo 2009
The laughing gnome
Ah Ah Ah Eh Eh Eh sono uno gnomo sghignazzante e tu non puoi acchiapparmi... "Hurrà!"... "Oh povero me!" Great, isn't?!