Il perché Nicolas Cage fa l'attore e non il commesso in un negozio di ferramenta, probabilmente, sta tutto nel suo vero e famoso cognome che guarda caso è: Coppola (zio Francis è il regista de Il padrino e di Apocalypse now). Con quelle due uniche espressioni, la prima quando viene ripreso frontalmente e la seconda quando viene ripreso da dietro, non sarebbe andato certamente da nessuna parte, ma come in tutti gli ambienti, figuriamoci quello del cinema, un cognome famoso può aprire molte porte e senza bisogno di suonare il campanello... In un'intervista l'attore dichiara di non leggere più i fumetti e addirittura di odiarli, ma allora perché continuare a impersonare, rovinandoli, personaggi come Ghost Rider o Big Daddy nel film Kick-Ass? Voglio dire, perché continuare a bere latte se si è intolleranti al lattosio inondando il cesso di diarrea?... Tratto dall'omonimo fumetto di Mark Millar e John Romita Jr., diretto da Matthew Vaughn: Kick-Ass ha come protagonista un tediato adolescente erotomane che decide di indossare una buffa tuta verde per diventare un supereroe, perchè convinto che nessuno vuol diventare un supereroe; incontrandone, poi, uno vero che si chiama Damon-Big Daddy (Nicolas Cage) e che addestra la figlioletta a diventare una combattente. I tre a causa di una serie di equivoci si ritroveranno a dover affrontare la mafia. In America il film è stato molto criticato per il linguaggio sboccato (ah! L'America, ricovero dei padri pellegrini e patria dei Bush), mentre l'Italia tanto per non smentirsi ha, come al solito, cambiato i dialoghi del trailer "zuccherandoli" e scatenando l'indignazione dei fan, costringendo così i produttori a doppiarlo nuovamente restando, giustamente, fedeli all'originale (ah! L'Italia, dove i premier possono incularsi le minorenni ma non sia mai le parolacce al cinema, bisogna pensare ai bambini!). Non è un mondo meravigliosamente bizzarro?!
cage ogni tantos e ne stesse in gabbia
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