Se mai dovessi abbandonare il pianeta perché uno scorreggione gigante stà per asfissiarne tutti gli abitanti, tra le cose che salverei mettendole in valigia per portarle via con me, ci sarebbero sicuramente le storie noir di Torpedo. Nato dal magico cervello del sempre sia lodato Enrique Sanchez Abuli (Palau de Vidre, Francia, 1945 ) e realizzato graficamente prima dal divino Alex Toth (New York, 1928-2006 ) e poi da…? Non trovo aggettivi, Jordi Bernet (Barcellona, 1944 ) Luca Torelli alias Torpedo cerca di sopravivere nell’America, quella del 1936, della gran depressione e dei gangster ammazzando su commissione. Duro e sfigato, pardon, dannato allo stesso tempo, Torpedo reagisce al ruolo di povero immigrante, figlio d’italiani, che la vita gli ha riservato, a colpi di pistola. La madre Luciana Petrosino è una casalinga il padre Vittorio Torelli è un disoccupato dedito all’alcool che ha sulla coscienza il peso della morte di Mario il fratello di Torpedo, ma questi gliela alleggerirà facendolo far fuori. Torpedo capisce subito che in america ad essere qualcuno non ci si arriva facendo il lustrascarpe, le sue vere attitudini le scopre, quando “Fa la pelle” a MacDonald il poliziotto che diventa la sua prima realizzazione professionale e il suo primo cadavere. Ignorante e tamarro, cresciuto con una cultura da strada, torpedo ama citare frasi famose storpiandole. “ tutti gli uomini hanno un tallone di Attila, o un perone di Achille.” Le bellissime donne che incontra sulla sua strada preferisce consumarle piuttosto che conquistarle. Le storie sono un perfetto equilibrio tra disegno e testo, grottescamente ciniche e intelligenti sono perfette per lo stile grafico di Bernet che caratterizza i protagonisti rendendoli comici ma senza esagerare. Spesso, il titolo avvisa il lettore di ciò che lo aspetta: Sodoma e Camorra, R.I.P e amen, Miami bitch, Il negro che ci lasciò in bianco; testimoniando, anche, il gusto per gli acuti doppi sensi da parte dello scrittore. Il mondo di torpedo è popolato di gangster, papponi e provocanti puttane, tutti con gli stessi obbiettivi che da sempre dettano legge in questo mondo, il potere, il denaro, la fica; dove tutti sono disposti a tutto pur di ottenerli. Paragonato a questa tipologia di persone, nonostante le scarse qualità intellettive, il protagonista risulta quasi un vincitore, Torpedo è il duro ed elegante, sempre con la sigaretta incollata su un lato della bocca, che uccide, tutto sommato, direbbero i moralisti, persone che è meglio che stiano dall’altra parte piuttosto che da questa, spazzatura che quando viene ritirata nessuno rimpiange. Quello che sottolinea Abuli invece è il distacco dalle cose con qui affronta le situazioni il suo personaggio, c’è uno da ammazzare? Paga e torpedo te lo ammazza, c’è una da scopare? Torpedo sfrutterà qualsiasi situazione a suo vantaggio e scoperà. Come comprimario, Abuli ha affiancato al killer, Rascal che finisce quasi sempre per prenderle dall’amico quando le cose vanno storte.
Ancora oggi Torpedo è uno dei personaggi dei fumetti più famosi nel mondo per la sua originalità.Da qualche mese, in un elegante formato, le edizioniBd ne stanno stampando l’opera completa su cartonato…Ora vado perché nell’aria aleggia uno strano odore!
P.S.Giusto per curiosità, magari la vostra ex suocera o il vostro datore di lavoro, magari qualche sceneggiatore della Bonelli o un impiegata delle poste, Voi, L’omicidio di chi commissionereste aTorpedo? Fatemelo sapere, ci tengo! Ciao!
Ancora oggi Torpedo è uno dei personaggi dei fumetti più famosi nel mondo per la sua originalità.Da qualche mese, in un elegante formato, le edizioniBd ne stanno stampando l’opera completa su cartonato…Ora vado perché nell’aria aleggia uno strano odore!
P.S.Giusto per curiosità, magari la vostra ex suocera o il vostro datore di lavoro, magari qualche sceneggiatore della Bonelli o un impiegata delle poste, Voi, L’omicidio di chi commissionereste aTorpedo? Fatemelo sapere, ci tengo! Ciao!
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