giovedì 31 luglio 2008

GEOMETRICAMENTE IMMAGINARIO

In una città, immaginaria, geometricamente storta, crescono individui, immaginari, geometricamente sbagliati, con cervelli, immaginari, geometricamente sballati. Dritto e Storto erano due di questi simpaticoni immaginari. Videro la luce in un quartiere, immaginario, geometricamente e immaginariamente ghettizzato, dove quasi tutti erano duri e poco puri. A 6 anni diventarono amici. A 8 anni fumarono la loro prima sigaretta. A 10 anni cominciarono a pensare che il mondo gli appartenesse. A 12 anni violentarono Area, la più carina della classe. A 14 anni fecero la loro prima rapina; la sera festeggiarono prendendosi la loro prima sbornia. A 16 anni nelle loro vene circolava più cocaina che auto in centro nelle ore di punta. A 18 anni non tenevano più il conto degli omicidi su commissione. A 20 anni incontrarono Angolo Retto detto il geometra (era il fratello di Area), che sgozzò entrambi. Una morte bizzarra, qualcuno disse "geometricamente e immaginariamente perfetta". E pensare che, Dritto e Storto, erano simpatici a tutti!
Testo aggiornato.

4 commenti:

  1. Già erano simpatici...in una città geometricamente sbagliata...
    I ghetti forse sono l'unica COSA PER CUI PROVO SENTIMENTI forti e terribili. Siano dannati coloro che creano i presuposti per situazioni paradossali...

    rachele ti aspetta perla!!!

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  2. Bel raccontino, Efisio! E bello anche il disegno.

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  3. Ehm!... Quel "certe cose non succedono", non suonava un po' sarcastico?! Appena lo scopro, chi sono, te lo dico. 25 punti interrogativi, non male, per averli messi casualmente sono una bella cifra tonda. Purtroppo le svendite sono come al solito deludenti. Aspettiamo, con speranza, la prossima.
    Ciao.

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  4. Grazie, allora io ti restituisco la tua M... auro. Eh! Eh! Ma che viviamo in una realta parallela?!

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