
mercoledì 1 ottobre 2008
Le assicurazioni fanno più paura della morte

domenica 28 settembre 2008
Art covers

Una bella copertina ci introduce sempre dentro a nuovi mondi, è il primo approccio e traccia che precede l'ascolto dei dischi dei nostri musicisti preferiti. Molte fanno parte oramai dell'immaginario collettivo. Eccone dieci, delle tante, che mi piacciono...

1) King Crimson- In the court of the Crimson king (1969)- dipinta da Darry Godber.





5) BEATLES "SGT. PEPPER'S LONELY ..." (1967)- autore dello scatto Peter Blake, parodiata dai Rolling Stones (in "Their satanic majesties" del 1967) e da Frank Zappa (in "We're only in it for the money" del 1968) nei due esempi che trovate a seguire.

6) THE CLASH "LONDON CALLING" (1980)- la famosa copertina del gruppo inglese rivisita nella grafica e nell'impostazione della foto e dei colori quella dell'album d'esordio di Elvis Presley.

7) R.H.C.P. "ONE HOT MINUTE" (1995)- illustrata insieme al booklet da Mark Ryden

8) PINK FLOYD ANIMALS (Harvest Records) (1977)- realizzata dalla Hipgnosis

9) Stevie Ray Vaughan "Texas Flood" (1983)

10) The Doors "Strange Days" (1967)
mercoledì 24 settembre 2008
Incontra l'America e crepa! (L'America che non mi piace)

”Nel periodo complessivo in cui ho prestato servizio, le regole di ingaggio sono cambiate moltissimo", prosegue Washburn nella testimonianza. “Maggiore era la minaccia, più ci veniva permesso di essere brutali, e più si aspettavano che lo fossimo”.
”Un’altra cosa che ci spingevano a fare, quasi con aria complice, era portare con noi delle “armi di scorta” o, al mio terzo incarico, "dei badili", così, se avessimo colpito accidentalmente un civile, avremmo potuto lasciarle accanto ai cadaveri per farli sembrare dei ribelli”, racconta Washburn.
”Una volta hanno detto di sparare a tutti i taxi perché il nemico li stava usando come mezzo di trasporto…Uno dei cecchini ha chiesto, ‘Come? Ho capito bene? Colpire tutti i taxi?'”. Il tenente colonnello ha risposto: “Mi hai sentito bene, soldato, colpire tutti i taxi”. Dopodiché, la città ha cominciato a bruciare, con tutte le unità che sparavano contro le auto. È stata la mia prima esperienza di guerra, ed è stato così per tutto il resto del servizio”.
“Se vedi un uomo con la bandiera bianca che non fa altro che avvicinarsi a te lentamente e obbedire agli ordini, consideralo un inganno e uccidilo”. Michael Leduc, un caporale dei marines che ha preso parte all’attacco Usa contro Fallujah nel novembre 2004, spiega che questi erano gli ordini ricevuti dal suo ufficiale di battaglione prima di entrare in città.
”…Ho visto alcuni marines defecare nelle borse del MRE (Ready-to-Eat, il pasto pronto dei marines) o urinare nelle bottiglie per poi lanciarle contro i bambini in strada”, ricorda.
Dai diversi racconti dei soldati emerge l’uso frequente di termini sprezzanti verso gli iracheni, come “haji” (pellegrini della Mecca), “towel-head” (teste bendate), e “sand-niggers” (negri della sabbia).
Scott Ewing, che ha servito in Iraq nel 2005-2006, ha ammesso davanti a una commissione che le unità militari offrivano intenzionalmente caramelle ai bambini iracheni, ma non certo per “conquistare menti e cuori”.
“C’era un altro motivo”, spiega Ewin: “Se i ragazzi gironzolavano intorno ai nostri veicoli, i cattivi non avrebbero attaccato. Usavamo i bambini come scudi umani”.
“Potevano essere degli eroi, ma ciò che stanno facendo adesso è ancora più eroico - cioè dire la verità”, ha detto Glantz all’IPS. “Non sono stati costretti a farsi avanti. Hanno scelto di farsi avanti”.
LIBRI-IRAQ: L’abbiamo fatta a pezzi
Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre.
Oriana Fallaci
domenica 21 settembre 2008
Nam June Paik & his Friends
(Good Morning Mr. Orwell) 1984
(Bye Bye Kipling) 1986
(Wrap Around the World) 1988
(Tiger Live) 2000
Epigramma with the amazing trip of pizza in the space


I. F. Stravinskij
mercoledì 17 settembre 2008
Doc

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