mercoledì 7 maggio 2008

SOPHIE CONTRO IL TERZO REICH

Anche in questo post voglio continuare a ricordare Sophie Sholl. Lascio però la parola al giornalista William L. Shirer, reporter americano, che fu un testimone diretto delle nefandezze del Terzo Reich. Da Storia Del Terzo Reich di Wlliam L. Shirer... Un giorno del febbraio del 1943 il Gauleiter della Baviera, Paul Giesler, al quale la Gestapo aveva fatto avere un gruppo di quelle lettere,( erano le lettere di propaganda antinazista della Rosa Bianca. NdR) Convocò il corpo degli studenti, annunciando che quelli fisicamente inabili - gli abili erano già stati presi nell'esercito - sarebbero stati adibiti a qualche lavoro più utile agli scopi bellici e suggerendo, con una sbirciata, alle studentesse di dare alla luce un bambino all' anno per il bene della patria.
Aggiunse: " Se qualcuna delle ragazze non è abbastanza attraente per trovarsi un compagno, le assegnerò uno dei miei aiutanti... e posso assicurarle che ne avrà una esperienza assolutamente piacevole".

I bavaresi sono noti per il loro umorismo alquanto grossolano, ma quella volgarità, per gli studenti, andava oltre il segno. Essi fischiarono il Gauleiter e cacciarono dalla sala gli uomini della Gestapo e delle SS accorsi per proteggerlo.

Nel pomeriggio, vi furono, nelle vie di Monaco, dimostrazioni studentesche antinaziste, le prime verificatesi nel Terzo Reich. Guidati dai fratelli Sholl, gli studenti cominciarono a distribuire opuscoli nei quali si esortava apertamente la gioventù tedesca ad insorgere. Il 19 febbraio un ispettore edile vide Hans e Sophie Sholl gettare tali opuscoli dal balcone dell'università di Monaco e li denunciò alla Gestapo.

La loro fine fu rapida e crudele. Portati davanti al temuto tribunale del popolo presieduto da Roland Freisler - dopo Heydrich, egli forse fu il più sinistro e sanguinario nazista del Terzo Reich - vennero riconosciuti colpevoli di alto tradimento e condannati a morte. Sophie Sholl durante l'interrogatorio della Gestapo fu così maltrattata che essa si presentò al tribunale con una gamba rotta. Ma il suo animo era fermo. Alle aspre, Arroganti interrogazioni di Freisler ella rispose con calma: "Sapete come noi che abbiamo perduto la guerra. Perché siete così codardi da non riconoscerlo?"

Si recò zoppicando con le stampelle al patibolo e morì con sublime coraggio, come suo fratello. Il professo Huber ( il loro ispiratore. NdR) e diversi altri studenti furono uccisi qualche giorno dopo.
Gli eroi non muoino mai.

3 commenti:

  1. Nobody's perfect!
    e vai con le citazioni hard rock!
    hola.

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  2. ...E' possibile che quel "movimento" avesse a che fare con "la rosa bianca"? .. Premetto che posso dir fesserie.. ma questo avvenimento mi ricorda molto un film sulle azioni antinaziste..
    mmmmmmmm....

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