mercoledì 7 maggio 2008

SOPHIE SCHOLL LA ROSA BIANCA

Sophie Scholl (Forchtenberg, 9 maggio 1921- Monaco di Baviera, 22 febbraio 1943) e il fratello Hans, appartenevano ad un gruppo studentesco di pacifici attivisti "antinazista" chiamato: la "Rosa Bianca". Per manifestare la loro disapprovazione al governo di Adolf Hitler, e la loro contrarietà al proseguimento, da parte delle truppe tedesche, della inutile guerra d'invasione contro la Russia: ciclostilavano volantini con lo scopo di coinvolgere e rendere partecipi anche gli studenti con la popolazione. La mattina del 19 febbraio 1942, vennero arrestati dalla "Gestapo": perché sorpresi a piazzare gli illeciti volantini nell'università di Monaco di Baviera. Furono interrogati per quattro giorni di fila: poi insieme all'amico Christoph Probst, arrestato nel frattempo, accusati di alto tradimento e condannati a morte dal tribunale del popolo, durante un processo umiliante e farsesco presieduto dal giudice Roland Freisler. Lo stesso giorno della condanna furono tutti e tre Ghigliottinati... Il 22 febbraio 1943, alle ore 17.00 di un lunedì, Sophie Scholl sentì il calore del sole sul suo viso e guardò il cielo azzurro per l'ultima volta. Aveva appena 21 anni... I suoi carnefici non gli sopravvissero a lungo. La storia, infine, diede ragione e rese giustizia alla Rosa Bianca.
Noi lottiamo con le parole!
Sophie Scholl.
Nella foto, Sophie Scholl.

2 commenti:

  1. Ho visto il bel film di Marc Rothemund e ho pensato che ci sono delle persone a questo mondo che sono veramente superiori e veramente degli eroi, ci si sente comunque meschini al confronto. Bello il post, acuta la scelta.
    ciao, silvano.
    P.S. la Rosa Bianca ha fatto sì che tempo fa mi sia trovato d'accordo con Giuliano Ferrara, quando disse a Pezzotta che era indegno che lui chiamasse il suo partito-movimento-boh? con il nome di questa organizzazione di martiri e che si doveva vergognare.

    RispondiElimina
  2. ...ci sono delle persone a questo mondo che sono veramente superiori e veramente degli eroi...
    Dici bene Silvano. Sarebbe stato bello che queste persone fossero vissute più a lungo e con la possibilità di esprimersi. Mi chiedo quanto patrimonio umano è andato perduto durante le guerre: Artsti,insegnanti,artigiani, pensatori, uomini d'ingegno lavorativo...
    La guerra fa schifo!

    RispondiElimina