giovedì 23 ottobre 2008

Gli uomini preferiscono le tombe

Di tanto in tanto, pare che ci sia una critica d'obbligo verso un certo genere di film o altri media riguardante i loro eventuali contenuti violenti. Ma poi, effettivamente, esistono circostanze dove la violenza è completamente inesistente? A cominciare dalle "innocenti" fiabe che le nonnine raccontano ai loro bravi nipotini affinché diventino probi e retti adulti, già troviamo messaggi contenenti un certo uso della violenza: ad esempio in quella di Biancaneve, dove la regina e matrigna della protagonista chiede al cacciatore di uccidere e poi portargli il cuore della povera figliastra; in quella di capuccetto Rosso, dove un altro cacciatore apre la pancia del povero lupo per salvare nonna e nipote; nel Pinocchio, quando quest'ultimo viene impiccato dal gatto e la volpe. A prescindere che i finali a lieto fine, o una diversificazione tra violenza fatta a fin di bene e una a fin di male, ne giustifichino il suo utilizzo, direi che sin dai primi anni della nostra vita, involontariamente, riceviamo una educazione alla conoscenza della violenza. La frustrata società di questi ultimi anni ha poi sviluppato un atteggiamento molto più aggressivo nei confronti di tutto e tutti: verbalmente e spesso fisicamente. Basta leggere i quotidiani e guardarsi intorno. Forse aiutata anche da quel ciclope luminoso che chiamiamo televisione e che fornisce tutta una serie di messaggi che inneggiano alla competizione e al successo facile, tra urla e pianti di disperazione; oggi sicuramente si è anche molto meno empatici che nel passato e i "chi se ne fotte" imperano. Il cinema si adegua ai nuovi modelli comportamentali della gente, è un cane che si morde la coda, e conseguenzialmente: decadenza alla decadenza, e corruzione alla corruzione. Non per questo però bisogna cedere ed accettare la violenza del reale, di cui non si può certo incolpare il cinema o altri media come libri o fumetti che spesso vengono ingiustamente tirati in causa. Credo che la cosa migliore da farsi sia approfondire la propria conoscenza per sviluppare meglio l'obiettività, se non altro per difendersi e comprendere che, alla fine, un film è solo un film, una fiaba solo una fiaba, e un imbecille, che interpreta male per fare del male, a modo suo, certi contenuti, è solo un imbecille.

13 commenti:

  1. Sono le analisi sociopsicologiche da 3x2 all'hard discount che imperano alla televisione: per cui la violenza è nei film, nei libri, nei cartoni animati, nei videogames. Per arginarla si usa l'iconcina del bambino verde, gialla o rossa, e poi anche la legenda - verde il bambino può vedere da solo - gialla il bambino può vedere con la mamma che sorveglia e va avanti e indietro dalla stanza - rosso il bambino può vedere con presenza di entrambi i genitori (sposati).

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  2. Oggi sono i bollini a regolare le relazioni tra genitori (sposati) e figli. E dire che un tempo, l'unico, era quello delle banane dieci e lode.

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  3. "se ad un individuo viene tolta la possibilità di scegliere tra il bene e il male, quello non è più una persona, è un arancia meccanica" S.Kubrick

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  4. Perla...hai ragione su ogni parola e virgola. Spesso alla sera quando ritorno dal lavoro mi rifiuto di vedere il tg, peferisco leggere sui giornali, fra le righe riesco a filtrare meglio, ma davanti al video mi sono ritrovata ad avere una sorta di rigetto...Sviluppare e riuscire ad aprire la mente difendendola dagli abusi (non quelli edilizi)non è semplice per chi si affaccia alla vita...le fiabe le ho sempre prese come tali mentre qualcuno me le raccontava, forse per questo i miei sogni rimangono li e nessuno può toccarli. A pelle difficilmente mi sbaglio...ma quando sbaglio prendo certe cantonate ( non quelle dei cantieri).Siamo parte di un tempo che è questo...Tanta fatica in più nell'essere giusti... quando manipolarci non è mai stato così facile.
    Bellissimo post... non mi viene neppure di lasciarti vocali in più.
    ps sempre causa recessione :)

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  5. «Immaginare il bene ci rende soltanto più sensibili al male. Il dente crudele del dolore non fa mai soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.»
    William Shakespeare
    (mi sa che sto arroccando)

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  6. "Tutti gli uomini sono dei mostri: non c'è altro da fare che cibarli bene."
    Osacar wilde

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  7. Tutti gli uomini sono dei mostri; non c'è altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli."
    Oscar Wilde

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  8. strano pensavo che le partite a scacchi si giocassero in due, cedo il posto...alla prossima 3fix

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  9. ho la sindrome di quello che non gioca se cè un qualsiasi che gli dice "faiquesta mossa,naaanonquella iocosìocosà" cedo sempre il posto a chi freme di mostrar bravura, questione di educazione ;o)

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  10. Per me restate comunque un gentiluomo e una gentildonna... vi andrebbe una partitina a dama?

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